“Quanto siete felici …fateci caso!” [HENDOKU IYAKU! Trasformate il VELENO in MEDICINA… ]

“Canto degli Innamorati”… C’è una storia bella a Prato che nessuno racconta. Bella questa storia come quella di Romeo e Giulietta, forse anche di piu’. Con una sola differenza rispetto a quella dei due piu’ famosi amanti di Verona: questa storia è vera.

E se Romeo e Giulietta sono le icone dell’amore universale raccontato da Shakespeare – amore che si incarna in due giovani cui non era consentito innamorarsi l’uno dell’altra perché eredi di due famiglie in lotta nella stessa città – cosa si dovrebbe dire oggi di quei due innamorati, frate Filippo e suor Lucrezia, e per di piu’ essa pure suora di clausura, che si andavano ad incontrare nel Convento di S. Margherita al canto della piazza del Mercatale, nel mentre si diceva servissero quegli incontri per affrescare le mura del Duomo. Non era proibito forse quel loro amore?

Forse oggi non si racconta perché quel loro amore fu di grande scandalo nell’Italia del ‘400 .

Eppure va detto: con il loro contributo anch’essi diedero vita ad una bellissima radice di quel grande albero che oggi viene chiamato Rinascimento, quel periodo storico che oggi si racconta ebbe sviluppo in Italia tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna, in quell’arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, fino alla fine del sedicesimo secolo.

Come pote’ quel loro amore segnare il Rinascimento? Adesso ve lo diremo. Vi diremo come finirono per essere amanti e come diedero alla luce quel bel bambino che ando’ poi per anni girando le terre che oggi chiamiamo l’Italia, affrescando ville e chiese e palazzi e icone agli angoli delle strade, firmandole tutte sotto il nome di Filippino Lippi.

Abbiate solo un’accortezza nel raccontare questa storia. Se quella di Romeo e Giulietta è storia inventata, questa che vi andiamo a raccontare di Lucrezia e di Filippo è invece storia vera.

La storia bella ed intrigante di un pittore frate e di una modella suora. Storia ch’è ancora oggi rappresentata, come in un film – a dare scandalo o raccontar amore – sulle mura affrescate del magnifico Duomo di Prato, laddove essi pure si innamorarono.

La cittadina di Prato a quel tempo non poteva contare ancora molti abitanti, seppur fosse importante già per la preziosa Arte dei Lanaioli.


PS: perchè questa immagine è associata alla frase “Quando siete felici fateci caso”?
Quando siete felici, fateci caso è il titolo di un libro del 2013 di Kurt Vonnegut.
Quando veniva invitato da prestigiose università statunitensi a tenere un discorso per la consegna dei diplomi, Kurt Vonnegut, romanziere, non diceva mai di no. Era ormai famoso, i suoi romanzi erano apprezzati in tutto il mondo, come Piano meccanico e Mattatoio n. 5, ma soprattutto era amato dai giovani lettori tanto quanto amava trovarsi in mezzo a loro. Per alcuni questi incontri erano l’occasione di sentire e vedere il loro idolo in carne e ossa, ad altri bastava ascoltarlo per innamorarsene lì per lì. Quando siete felici fateci caso raccoglie un’ampia selezione di testi scritti per queste occasioni. Non vi troviamo massime di saggezza impartite da un vecchio guru a un pubblico in cerca di mistiche emozioni; Vonnegut ha solo pescato tra gli aneddoti, raccontato qualche storiella, e soprattutto ha fatto ridere. Un po’ come dovremmo fare anche noi quando andiamo viaggiando nella nostra vita, non vi pare?

Vonnegut – Quando siete felici fateci caso!

E loro? Lucrezia Buti (Firenze, 1435 – 1488) e Filippo Lippi avranno riso, o no, del loro amore che faceva scandalo? Eppur nessuno pote’ togliere a loro le vesti di suora e di frate. Provarono sì a chieder loro: “per grazia fatevi dispensar dai voti!”  Come riporta il Vasari: i due non si sposarono mai, perché Filippo preferiva fare “di sé e dell’appetito suo” come gli pareva.

La storia di Lucrezia Buti e Filippo Lippi in film? https://www.tvprato.it/video/salome-genio-e-passione-per-l8-marzo-presentato-il-film-sulla-storia-damore-e-di-liberta-di-filippo-lippi-e-lucrezia-buti/