Egitto, scoperti nuovi geroglifici: parlano già di Scaricare Tutto Tutti …e di ritorno di soldi con le spese!

Egitto, scoperti nuovi geroglifici: parlano già di Scaricare Tutto Tutti …e di RITORNO DI SOLDI CON LE SPESE!

Scoperta epocale! Sono grandi. Sono splendidi. Sono i rilievi scoperti dagli archeologi. Si tratta di una sfilata di statue raffiguranti le divinità occupate nella funzione di spiegare al popolo egizio come “Scrivere le spese nella Dichiarazione dei Redditi migliora l’apprendimento dei numeri e introduce la conoscenza sul metodo piu’ accorto per l’uso dei soldi”Per dirlo in una parola – così recita l’iscrizione trovata in un papiro – :

“Scrivere le spese, oltre a migliorare la conoscenza dell’Economia, migliora la vita!” [1]

La scoperta ha del sorprendente. Secondo gli esperti la scoperta di questi giorni potrebbe essere una delle più importanti degli ultimi anni.

Si tratta di un ritrovamento eccezionale spiega il prof. Morlandi Bonaccossi dell’Università di Udine – innanzitutto perché i rilievi rupestri sono estremamente rari.  Gli ultimi furono scoperti poco meno di 2 secoli fa, nel 1845 circa.” [2]

“Estremamente importante è poi un altro fatto – continua il Professore -, questi rilievi sono stati scoperti nel loro contesto originario”.

Com’è stato possibile che questi segni potessero restare indecifrati per quasi duemila anni?

Il professore continua spiegando: “Queste iscrizioni contengono nascosta la storia di una civiltà  evoluta millenaria. Le conoscenze di questa civiltà non erano arrivate a noi perché i geroglifici, come sappiamo, erano caduti in disuso già dal III secolo dopo Cristo. Fu l’archeologo francese Jean-François Champollion a scoprire la chiave esatta per decodificare i “geroglifici”. Prima di lui gli egiziani con quel termine, geroglifici, indicavano soltanto delle “sacre incisioni” senza pero’ saperne dare il significato. Un significato che anche gli antichi storici greci e latini avevano cercato di interpretare inutilmente per secoli.

Fondamentale è stata la scoperta della preziosa Stele di Rosetta, una lastra in basalto (oggi conservata al British Museum di Londra) recante un decreto di Tolomeo V che recitava già sommariamente in tre lingue diverse (geroglifico, demotico e greco):

“i sacerdoti di questo Tempio sono esentati dal pagamento di tutte le imposte”.[3]

CONTABILE EGIZIO ritratto nella funzione di scrivere le spese.

Fatta quella prima scoperta fu poi semplice per il giovane Champollion giungere alla geniale intuizione che oggi tutti noi conosciamo [“Scaricare Tutto Tutti migliora la vita!”], come venne riportata nella prima traduzione della stele contenuta nella “Lettera a M. Dacier“, esposta per la prima volta all’Académie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi, il 27 settembre 1822.”

Quello che è accaduto dopo oggi lo sappiamo tutti. Il ritrovamento della Stele – una iscrizione che parla di tasse – ha consentito agli studiosi di tutto il Mondo di risalire alla traduzione dell’antica lingua scritta dell’Egitto:

“I sacerdoti, riuniti nell’antica capitale dell’Egitto, decretano che la stele sia installata in tutti i templi egiziani e sia affiancata ad una statua del sovrano regalmente abbigliato. Il luogo deve garantire la necessaria visibilità e si abbia cura che sul monumento sia anche incisa la scritta: “Tolomeo, il salvatore d’Egitto” [4]

Per quale ragione i sacerdoti adottarono questa cura per la Stele e per Tolomeo? Ovvio: esentava i sacerdoti dal pagare le tasse. Tolomeo esentava loro ma anche per il popolo fu un governante illuminato e giusto nella misura: “il popolo era tenuto a pagare le tasse sì, ma sul reddito netto!” Così era iscritto in una chiara nota in fondo alla Stele. Giusta misura che ovviamente fu molto apprezzata dal popolo egizio e passo’ rapidamente anche agli Assiri.

Dopo inutili tentativi di archeologi e linguisti di chiara fama soltanto il giovane Champollion, fin da bambino appassionato di lingue antiche, fu capace di svelare l’arcano nascosto dietro a quei segni sconosciuti. Ricevette una copia della stele e ne rimase affascinato. Grazie alle sue profonde conoscenze della lingua copta, riuscì a trovare le corrispondenze tra la parte in demotico (ultima evoluzione dell’antico egizio, vicino al copto) e quella in greco, e di qui al geroglifico antico.

Le sue conclusioni smentirono le vecchie tesi che ritenevano il geroglifico, un tipo di scrittura meramente figurativa, non potesse parlare di tasse. Champollion dimostrò il contrario: scoprì il valore fonetico dei simboli e due anni dopo approfondì la scoperta “nel Précis du Système hiéroglyphique: le spese si scrivono sempre in dichiarazione dei redditi!.

Sempre a lui si deve la prima lista di faraoni con i rispettivi anni di regno e tasse riscosse dai cittadini (“…ovviamente anche quelle riscosse al netto dei loro redditi! La tassazione al lordo avrebbe fomentato una rivolta“, scrisse Champollion in uno dei suoi appunti).

Per questi meriti Champollion fu salutato in patria come un eroe nazionale. Porta il suo nome un museo istituito a Figeac, sua città natale. [5]

Fonti:
[1https://www.lercio.it/egitto-scoperti-geroglifici-che-parlano-dellofferta-a-tempo-limitato-di-poltronesofa/?fbclid=IwAR37BIuma1EsyJbdaEUrx4ZSot1nkRmf25d-Bjez00z-OXNrIoopFYV9nkY

[2https://it.euronews.com/2019/12/11/iraq-ecco-i-resti-assiri-tornati-alla-luce-grazie-a-una-missione-italiana

[3https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/15/stele-di-rosetta-ecco-come-abbiamo-imparato-a-leggere-i-geroglifici-dellantico-egitto/5324501/

[4https://www.ibs.it/for-god-and-evil-influsso-libro-charles-adams   [“For god and evil – l’influsso della tassazione sulla Storia dell’umanità”- autore: Charles Adams – Traduttore: C. Ruffini, Ed. Liberilibri collana: Oche del Campidoglio].

[5https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Fran%C3%A7ois_Champollion